L’amore non esiste!
L’amore non esiste, è l’effetto prorompente di dottrine moraliste sulle voglie della gente
è il più comodo rimedio alla paura di non essere capaci a rimanere soli.
L’amore non ha casa, non ha un’orbita terrestre, non risponde ai più banali meccanismi tra le forze,
è un assetto societario in conflitto d’interesse, l’amore non esiste…
M.Gazzè,
N. Fabi, D. Silvestri- L’amore non esiste
La parola “Amore” ha diverse radici etimologiche; può essere fatta risalire al sanscrito “Kama” che indica desiderio, passione, attrazione, e alla parola greca “Mao” “attrazione viscerale, quasi animalesca” senza alcun riferimento all’attrazione mentale, razionale e spirituale. Altra accezione etimologica individua nella parola latina “a-mors”(senza morte) l’origine del termine, quasi a sottolineare l’intensità senza fine di questo potentissimo sentimento. Come si può notare dalla pluralità dei significati, la parola “Amore” non presenta una definizione univoca; è un sentimento complesso, multi-sfaccettato. Gli psicologi evoluzionisti hanno focalizzato la loro attenzione sul “bisogno di attaccamento”, sulla necessità di relazionarsi all’Altro, di ricreare, in età adulta, un rapporto di dipendenza rifacendosi allo stile di attaccamento appreso durante le primissime fasi di vita (rapporto madre-figlio). Ma oggi questo amore sembra non bastare!
La difficoltà di condurre una vita “mano nella mano” , come recitano i tre cantautori romani nella canzone “L’amore non esiste”, sembra più che mai diffusa e il sentimento amoroso sta assumendo il significato di soddisfazione sessuale, di ricerca di forti emozioni ed avventura. E’ come se stessimo vivendo una forte contradizione tra i valori tradizionali (probabilmente vissuti come troppo rigidi nel passato), in cui la famiglia tradizionale era considerata il fulcro della società con l’obbligo di rimanere unita “per i figli”, e i valori di affermazione individuale, dove i bisogni e “gli irrisolti” prendono il sopravvento e guidano le scelte non sempre consapevoli della persona.
È nella dimensione della coppia che si può creare il giusto equilibrio tra lo stare bene con sé stessi e lo stare bene con l’Altro; l’amore può essere un vero e proprio miracolo, una “ribellione alla statistica”, una benefica e salvifica “illusione di competere col tempo”. In questi casi l’epilogo e/o l’incipit potrebbe essere: “L’amore non esiste, ma esistiamo io e te!”.
Psicologa, psicoterapeuta e sessuologa