La coterapia come crescita esponenziale
Nell’immaginario collettivo, frequentemente la figura dello psicoterapeuta si muove nella solitudine della sua stanza di terapia, pronto ad accogliere “l’Altro”, munito di carta e penna, con il preciso intento di non lasciarsi sfuggire nulla.
Immagine piuttosto statica, che potrebbe evocare, in taluni casi, “giudizio” e “senso di inadeguatezza.
Lo psicoterapeuta ha, al contrario, una funzione importante di co-protagonista della relazione terapeutica. Mette in gioco se stesso, il proprio sentire e la propria storia individuale e familiare. Utilizza emozioni e vissuti, esperienza professionale e personale per entrare nel mondo del paziente, costruendo “insieme” strade nuove e diverse di comprensione e narrazione del vissuto esistenziale della persona.
Cosa succede nella co-terapia?
I livelli simbolici su cui lavorare si moltiplicheranno esponenzialmente. Il confronto tra due professionisti che lavorano fianco a fianco a servizio della coppia e/o della famiglia smuovono risorse e “attivano” collaborazioni proficue.
Per esempio, sarà più semplice mettere in gioco la funzione femminile e maschile, non necessariamente legate al sesso biologico. Non solo… gli stili di accudimento paterni o materni potranno essere giocati a più livelli, potranno essere inter-scambiati, ribaltati, portando nello spazio psicoterapeutico un senso di dinamicità e fluidità, a volte, necessario per smuovere sistemi di coppia/familiari bloccati e rigidi.
La relazione ed interazione dei co-terapeuti può fungere da modello alternativo a coppie conflittuali, che competono per un potere “perso” o “desiderato”. Questo gioco di rispecchiamento e confronto favorisce l’accesso a livelli più profondi ed arcaici degli individui che compongono la coppia, permettendo una maggiore velocità ed efficacia del processo terapeutico nella direzione del cambiamento e dello “stare bene insieme”.
Ovviamente la coterapia è consigliata solo nel percorso di coppia e familiare, non in quello individuale poiché verrebbe sbilanciata considerevolmente la relazione terapeuta-paziente.
Ma la co-terapia cosa comporta per i terapeuti stessi?
Lo potrete leggere, se questo argomento vi ha incuriosito, nel prossimo articolo… To be continued
Antonella Nuzzolese
Psicologa Clinica
Mariateresa Muscillo
Psicologa, psicoterapeuta e sessuologa.