Il Clima
E’ di qualche giorno fa la pubblicazione sulla rivista Science circa una ricerca condotta dalla Vrije Universiteit Brussel che mette a confronto il Clima e la Demografia.
E’ una analisi prima nel suo genere e quantifica l’esposizione nel corso della vita agli eventi estremi.
Il nostro pianeta necessita di una robusta cura che rivisiti in maniera sistemica i modelli di produzione e consumo. Per avere cognizione degli sconvolgimenti in atto si pensi e ci si soffermi sui risultati della suddetta ricerca:
- nel prossimo futuro si sperimenteranno, in media, ondate di calore
sette volte maggiori;
- vi saranno il doppio degli incendi;
- 2.6 volte più siccità;
- 2.8 volte inondazioni di fiumi
- il triplo degli incendi.
Ovviamente, come sempre accade, tale scenario colpirà maggiormente i paesi in via di sviluppo, sebbene saremo tutti, indistintamente coinvolti.
Le epidemie, del resto, sono figlie di un uso spregiudicato e forsennato delle risorse del suolo e anch’esse, dunque, sono direttamente correlabili a tali cambiamenti; non dimentichiamoci che la deforestazione cosi come l’uso intensivo dei raccolti impattano inevitabilmente sulla Biodiversità e sul magico equilibrio che Madre Natura possiede.
Reiteriamo comportamenti distorti e siamo consapevolmente complici di una negligenza diffusa, sopraffatti dalle nostre mire egemoniche verso di essa, convinti che possiamo dominarla, depredarla e controllarla.
Non possiamo e non dobbiamo rimanere indifferenti dinanzi a cotanta idiozia.
Siamo tutti
coinvolti, senza alcuna
distinzione. L’uomo è ( l’epidemia che stiamo vivendo
dovrebbe avercelo insegnato) legato da un filo invisibile, nel quale gli uni sono collegati agli altri, essendo
parte di un Sistema.
Occorrono, pertanto, politiche Internazionali che vedano tutti i Paesi coinvolti.
Già dal lontano 1992 le Nazioni Unite hanno stipulato una convenzione quadro che, di fatto, rappresenta il principale Trattato Internazionale relativamente ai cambiamenti climatici. L’Accordo di Parigi nel 2015, a corollario, ne stabilisce un quadro globale, ponendosi dei precisi obiettivi circa l’ aumento della temperatura (ben al di sotto dei due gradi) ed una riduzione drastica delle emissioni globali.
Quanto efficaci siano ancora non lo sappiamo, beninteso che tali protocolli debbano essere necessariamente e rigorosamente applicati.
Il Tempo è davvero scaduto, rischiamo di superare il punto di non ritorno con conseguenti criticità e danni abnormi.
Il Disequilibrio raggiunto è colmo e l’ illusione di un controllo dell’uomo verso di esso si tramuterà in un disincanto dal quale sarà troppo tardi uscirne.
Rispetto ed Attenzione diventino, dunque, le parole chiave verso l’ineguagliabile bellezza del nostro Pianeta;
che si superino logiche economiche miopi e si assuma una responsabilità Morale verso di esso;
ci si riconosca, finalmente, come parte integrante di un Sistema, non già come suoi Padroni.
Francesco Rondinone
Ingegnere Gestionale