ParliAMO di noi
Una delle tendenze che trovo tra le più curiose della maggior parte delle persone è l’estrema importanza che viene attribuita alle relazioni e al contempo l’assoluta incapacità di soffermarsi a riflettere su di esse.
Il nostro passato, il nostro presente e anche il nostro futuro dipendono da quei legami che hanno intessuto le nostre vite e che tutt’ora le influenzano, eppure è davvero raro prenderne consapevolezza.
La nostra stessa percezione del mondo circostante risente delle influenze del nostro contesto familiare, quegli schemi relazionali, quei rituali, quelle consuetudini che ci hanno insegnato, per esempio, se ci si piò o meno fidare dell’altro, se ci si può o meno separare dagli affetti più cari, se bisogna inseguire i propri sogni o se è troppo pericoloso e via dicendo.
Per dirla con una metafora è come se avessimo a nostra insaputa un grande zaino sulle spalle, pieno pieno di descrizioni di come la vita dovrebbe essere, di consigli, buone prassi, divieti e ammonizioni. È un bagaglio che pesa e che condiziona tutto il nostro cammino.
Molto spesso capita che voltandoci riusciamo a scorgere il peso che portiamo sulle spalle e piuttosto ingenuamente ci illudiamo che incontrando un’altra persona potremo percorrere il nostro cammino insieme dividendo il peso. In realtà la persona che incontriamo porta uno zaino altrettanto grande, incontrarsi sarà esattamente l’opposto dell’alleggerirsi!
Smettendo di parlare per metafore e tornando alla vita reale, osservo che è comune la voglia di andare via di casa, sposarsi e fare una famiglia proprio per liberarsi di un passato che a volte ci sta stretto. Non consideriamo però che quel passato esiste e non basta rinnegarlo per evitare che si insinui ancora nelle nostre vite e soprattutto nelle relazioni di coppia.
Imparare a parlare di relazioni, concepire l’importanza di ritagliare degli spazi per discutere di tali tematiche è fondamentale per costruire legami sani e migliorare il nostro futuro.
Quante coppie si separano perché non hanno saputo comunicare correttamente? E per comunicare correttamente intendo che non sono stati in grado di mettersi reciprocamente nella condizione di capirsi davvero. Ognuno da per scontato che ciò che c’è nel proprio zaino è vero e metterlo in discussione vorrebbe dire tradire la propria famiglia d’origine, meglio perdere un estraneo che qualcuno con si ha un legame di sangue!
Posto che separarsi e divorziare è un diritto sacrosanto, guai metterlo in discussione, mi domando cosa accadrebbe se alle coppie si mostrasse il potere della comunicazione corretta. Saper leggere tra le righe, andare oltre il contenuto, entrare in contatto con i bisogni profondi del partner, con la sua emotività priva di barriere e muri. Nella nostra realtà l’unico spazio dedicato alle coppie è quello dei corsi prematrimoniali, perlopiù di stampo cattolico, con poca se non nulla attenzione agli aspetti psicologici della relazione di coppia. Sarebbe bello creare uno spazio di riflessione che esuli dal credo religioso, che inviti le coppie a concedersi uno spazio per sé, a riflettere su di sé, sulla propria storia personale, sull’incastro di coppia che ha permesso l’innamoramento . Uno spazio dedicato a coppie che stanno per unirsi in matrimonio, in una convivenza o che semplicemente scelgono di condividere un momento della loro vita, ma anche a coppie di coniugi che hanno la curiosità di mettersi in discussione. Non siamo affatto abituati a concepire uno scenario simile, eppure a mio avviso riservare del tempo per parlare di relazioni è di vitale importanza per vivere una relazione di coppia davvero consapevole, autentica e costruttiva.
Sarebbe una bella sfida, noi di Alba Lucana siamo pronti, e voi?
Antonella Nuzzolese
Psicoterapeuta in formazione ad indirizzo sistemico relazionale