Amo dunque sono!

“Quando senti qualcosa che ti fa vibrare il cuore, non domandarti mai cosa sia,

ma vivilo sino in fondo, perché quel brivido, quella sensazione si chiama Vita”!

Alda Merini

La vita è un viaggio strano, fatto di strade lunghe e tortuose, di piccoli sentieri comodi e rassicuranti, di paesaggi destabilizzanti e, al contempo, straordinariamente belli. Essa, a volte, si dispiega lentamente, prevedibilmente e, a tratti, apaticamente; ma poi ci sono i momenti di crisi, gli stravolgimenti repentini, la confusione e il cambiamento. Non sempre si ha la consapevolezza di ciò che ci succede; sintomo di una non piena padronanza di sé.

La celeberrima frase di Cartesio “Cogito ergo sum” (“Penso dunque sono”) ci riporta all’essenzialità del pensiero nella vita di una persona, strumento utilissimo per la riappropriazione del proprio senso di vita, del perché delle proprie azioni e vissuti. Tale processo, che in psicologia viene definito “meta-pensiero” (“pensiero che riflette sul proprio pensiero” e sul proprio sentire), è un’acquisizione davvero sorprendente di presa di coscienza di sé; esso passa attraverso un’altra fase non meno importante, il “Sentio ergo sum” (“Sento dunque sono”). Sentirsi, ascoltarsi sono fondamentali: bisogna partire dalle proprie viscere e sensazioni corporee per venire a contatto con ciò che si muove a livelli più profondi e nascosti della nostra psiche. Quando il pensiero e il sentire si incontrano, si scontrano ed entrano in una dialettica di negoziazione costruttiva, si avviano processi preziosissimi di comprensione, accettazione e rispetto di Sé e dell’Altro, che possiamo riassumere nella frase “Amo ergo sum” (“Amo dunque sono”).

Amarsi ed Amare, sono i livelli più maturi ed elevati dell’esistenza di un individuo, sono il senso pieno della vita, ciò che “fa vibrare il cuore” (Alda Merini). Chi si ama può amare l’altro senza remore, donandosi generosamente e senza aspettative. L’amore è una funzione riflessiva, se ami vieni amato. Bisognerebbe costantemente aspirare al circolo virtuoso dell’amore, per sfuggire ai giochi di potere, di competizione, di prevaricazione in cui incappiamo nella vita quotidiana. Spesso siamo vittime dei nostri limiti di essere umani e della nostra “piccolezza” e ci dimentichiamo che nella nostra piccola esistenza possiamo assaggiare un frammento di “grandezza”  e di “eternità” attraverso l’Amore di Sé e dell’Altro.

Dott.ssa Mariateresa Muscillo

Psicologa, psicoterapeuta e sessuologa.